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HerybertoBiondi
Sep 21, 2018 8:11 PM

Correlazioni e strategie Education

Nikkei 225 IndexTVC

Description

Le correlazioni Dollaro forte = mercati forti = Yen debole trovano nel cambio USDJPY la massima espressione.

I nuovi record degli indici e il rally long di USDJPY non sono una caso. Un analogo rally lo si è assistito all'inizio del 2018 ma al contrario dove gli indici accusavano un vistoso storno e il cambio vedeva un continuo rafforzamento dello Yen.

Nello specifico NIKKEI, SP500 e USDJPY sono correlati positivamente e tendono nel lungo ad avere andamenti simili. Un eventuale perdita di correlazione di uno dei tre, potrebbe essere un segnale d'allarme per un cambio di scenario.

Quando si trada USDJPY o questi due indici, è importantissimo tenere in considerazione proprio le correlazioni e sapere come esse interagiscono tra di loro in un continuo gioco di causa/effetto.

Questi tre strumenti sono fondamentali per identificare il carattere della fase economica in cui ci si trova:
RISK-ON ricerca del rischio e vendita di asset rifugio
RISCK-OFF liquidazione di posizioni di rischio e acquisto di asset rifugio

In questa continua rotazione ciclica, altri strumenti come ORO, VIX e indici obbligazionari possono a loro volta confermare la fase.

La conoscenza delle interazioni tra strumenti e se sono tipicamente RISK-ON piuttosto che RISK-OFF è la base per operatività complesse come edging o spread trading che sono fondamentali per mantenere un portafoglio efficiente e performante nel tempo.

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Comments
POTIONKINO
Intanto grazie per la diffusione della tua conoscenza
POTIONKINO
Grande heryberto,
Aspettiamo sempre un esempio di trading andato contro che hai gestito al meglio riducendo la perdita o trasformandolo in guadagno.
HerybertoBiondi
@POTIONKINO, visto l'insistenza anche se non in tema con l'argomento, permettimi di articolare la risposta riportandola in linea con il post. Succede semplicemente questo: mentre tanti prendono lo stop loss nella singola operazione quando gli va male, io metto in campo tutta una serie di manovre di protezione e difesa grazie alla visione intermarket. Per cui il mio portafoglio non è la somma di singole operazioni fini a se stesse ma un aggregato in continuo divenire integralmente correlato e il tutto con una ben calcolata esposizione.

Per cui non punto sul risultato della singola operazione ma al risultato dell'intero portafoglio nel tempo. Risulta fondamentale per attuare questo tipo di operatività la conoscenza delle regole di interazione, di come l'intero mercato si muove in determinate fasi e di come sia possibile strutturare strategie adeguate a far fronte all'imprevisto che è dietro all'angolo.

Il movimento di ogni strumento è allo stesso tempo causa ed effetto di altrettanti movimenti di altrettanti strumenti e queste interazioni imprimono un ben definito "carattere" ad ognuno.
Quindi, all'accadere di determinate situazioni, mi aspetto che gli strumenti si comportino in modo coerente al loro carattere per agire di conseguenza.

Il tipo di edging da mettere in campo, quale strumento correlato si vada a scegliere o che tipo di MM si utilizzi è diretta conseguenza di questa visione. Certo potrebbe sembrare un modo per volermi complicare la vita ma è l'unico che mi ha permesso di veder crescere con costanza la linea dell'equity assieme all'esperienza con il vantaggio di far perdere parecchio di importanza al "timming" che, al contrario, in una operatività setup>entrata-stop-profit, è assolutamente fondamentale.

Parlare del singolo esempio potrebbe risultare riduttivo perché prima si deve capire cosa ho testé voluto dire e in mancanza di una adeguata formazione ogni sottigliezza andrebbe persa e/o vista come un azzardo quando non lo è! In secondo luogo, l'analisi ex post di quanto ha funzionato bene quel pattern o quell'indicatore sono bravi tutti a farla...
Di sicuro avremo modo di approfondire work in progress nelle prossime analisi.
Stay tuned
POTIONKINO
@HerybertoBiondi, grazie Heriberto per il tuo chiarimento, spetterò con molta curiosità la parte più approfondito della storia se vorrai condividerla. Ti seguirò sempre con attenzione.

E' corretta la seguente affermazione: La dimensione del tuo portafoglio aumenta, in termini di posizioni totali aperte, al crescere del numero delle operazioni andate contro? il tutto all'interno di un budget massimo perdibile che non può essere superato mai. Quindi moduli le size man mano che apri posizioni per far star tutto dentro a questo range che deve essere fissato prima e che molte volte ti ha permesso di recuperare e raddrizzare il tiro?

E' questa parte che mi affascina del tuo modo di operare, e se ho compreso bene, in effetti il timing non ha più senso o resta comunque marginale. Come anche a questo punto L'analisi tecnica non dovrebbe influire più di tanto. Sono sul sentiero giusto?


Ciao

HerybertoBiondi
@POTIONKINO, assolutamente Sì. A monte c'è la pianificazione economica che deve prendere in esame quello che definisco WORST SCENARIO che deve tenere conto della perdita massima sia in termini economici che psicologici. E' fondamentale che tale possibile perdita sia recuperabile e non porti a superare il valore del "rischio rovina" sia del conto sia dell'atteggiamento mentale.
La pianificazione annulla di fatto ogni emozione che spesso porta ad operare male!
Di conseguenza l'analisi tecnica assume un valore marginale e il timming del setup risulta essere più flessibile mentre il focus si sposta dal prezzo verso altri fattori...

POTIONKINO
@HerybertoBiondi, grazie Heryberto, immagino che avrai un tool ad hoc per gestire e costruirti man mano il portafoglio.


Saluti
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