Google tira il fiato: Giudici Usa respingono l’accusa di monopolio.
Chrome potra' restare tra i motori di ricerca di default di I-Phone.
Pausa della salita dei rendimenti dei bond lunghi: da confermare!
Dollaro ancora debole: fiuta taglio da -0,25% al meeting FED del 17/09.
Mercati tra decisioni giudiziarie, attese sulla Fed e rally asiatici. Una decisione della magistratura statunitense ha dato respiro al comparto tecnologico globale. Un giudice federale si è infatti schierato con Google nella storica causa per monopolio nei motori di ricerca, permettendo al colosso di Mountain View di mantenere il ruolo di motore predefinito sugli iPhone.
Ancora più significativo, il tribunale ha respinto la richiesta del governo di imporre la cessione del browser Chrome. Il verdetto ha immediatamente sostenuto il settore tecnologico: l’indice di comparto ha messo a segno un +1,2%, permettendo anche alle piazze europee di chiudere in positivo.
Milano ha terminato a +0,14%, Francoforte a +0,48%, Parigi a +0,86%.
Bond sotto osservazione. I titoli di Stato restano al centro dell’attenzione, ma la giornata ha segnato una stabilizzazione dopo le tensioni della vigilia. I Gilt britannici hanno respirato: il trentennale è sceso al 5,61% dal picco ventennale toccato ieri, complice la complessa manovra finanziaria in preparazione dal governo di Keir Starmer.
In Europa lo spread Btp-Bund decennale ha chiuso a 90 punti base, in calo di 2 rispetto a ieri, con il rendimento del Btp decennale al 3,64% dal 3,71%. Il differenziale Italia-Francia [ di soli 10 pbs, con l’OAT decennale al 3,54%. Sulla parte lunga, Bund trentennale al 3,35% (dal 3,40%), OAT 30 anni al 4,45% (dal 4,50%) e Btp 30 anni a 4,60% (dal 4,66%).
Wall Street contrastata. A New York la seduta si è chiusa in ordine sparso: Dow Jones -0,06%, S&P500 +0,51%, Nasdaq +1,02%. Il listino industriale ha sofferto per la debolezza dei titoli bancari ed energetici, penalizzati dal timore di un rallentamento economico e dall’impennata dei rendimenti.
Il Treasury 30 anni ha toccato 5% per la prima volta da luglio, salvo poi ripiegare al 4,89%, mentre il decennale è sceso al 4,21% dal 4,28%.
Attesa per la Fed. Il dossier più caldo resta quello sulla guida della Federal Reserve. Secondo la stampa, il segretario al Tesoro Scott Bessent aprirà venerdì i colloqui per selezionare il successore di Jerome Powell, più volte criticato da Donald Trump per la mancata riduzione dei tassi.
Sul fronte macro, fari puntati sui dati occupazionali: l’ADP di agosto dovrebbe mostrare 65-75 mila nuovi posti di lavoro nel settore privato, meno dei 114 mila di luglio, in attesa del report sul mercato del lavoro di domani.
Sul mercato valutario, il dollaro si rafforza: 1,167 vs euro. L’oro consolida sopra quota 3.500 $/oncia, con record spot ieri a 3.558 $ e stamane a 3.526 $. L’argento viaggia a 40,80. L’appeal dei metalli preziosi resta legato sia alle attese sui tassi sia all’acquisto di beni rifugio di fronte alle tensioni obbligazionarie.
Il prezzo del petrolio è invece in calo: WTI (benchmak Usa)a 64$/barile, Brent a 67. Gli operatori guardano alla riunione OPEC+ di domenica, che potrebbe sancire un ulteriore aumento dell’offerta dopo i +2,2 milioni b/g programmati tra aprile e settembre e i +300 mila b/g concessi agli Emirati Arabi Uniti. Gas in rialzo ad Amsterdam: 31,98 €/MWh (+0,65%).
La seduta asiatica del 4 settembre mostra un quadro contrastato.
CSI300 cinese -2,2%, Hang-Seng (Hong Kong) -1,1%. India: Sensex +0,6%. Dopo il colpo dei dazi Usa al 50%, il mercato trova sollievo dalle aperture su possibili colloqui commerciali.
Giappone: Nikkei 225 +1,5%. Rendimento dei bond 30 anni al 3,25% dal record 3,30% di ieri.
Corea: KOSPI +0,3%. L’indice brilla da inizio anno: +26% in euro, +41% in dollari, contro +8%/+17% dell’Asia-Pacifico ex-Japan. Il rally è sostenuto dalle riforme post-elezioni e ha già riassorbito la correzione estiva legata alla riforma fiscale 2025.
In Australia: ASX200 +0,9%, sostenuto dai dati di PIL che raffreddano le aspettative su ulteriori tagli RBA.
“Crypto world”: Bitcoin arretra -1,4% a 112 mila $, dopo due sedute di recupero dai minimi bimestrali. La media mobile a 100 giorni resta resistenza chiave. Gli ETP su Bitcoin detengono oltre 1,47 milioni di token, pari al 7% della supply massima (21 milioni). Gli 11 fondi Usa raccolgono la fetta principale, con 1,29 milioni di Bitcoin in portafoglio.
I future su Wall Street e sugli indici europei si muovono in rialzo a metà giornata (ore 13:00 CET), con l’attenzione rivolta al dato sulle non-farm payrolls.
Sullo sfondo, i segnali contrastanti dai banchieri centrali Usa: Alberto Musalem (Fed St. Louis) ha difeso l’orientamento attuale, mentre Christopher Waller ha invocato esplicitamente un taglio già nel meeting del 16-17 settembre, preludio a una serie di interventi nei prossimi mesi.
In sintesi, i mercati navigano tra decisioni politiche e giudiziarie negli Stati Uniti, oscillazioni dei rendimenti e segnali divergenti dalla Fed, con l’Asia a fornire dinamiche divergenti ma complessivamente più resilienti. Oro e dollaro restano i barometri della cautela, mentre petrolio e bond sono barometri sensibili dei rischi latenti.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Chrome potra' restare tra i motori di ricerca di default di I-Phone.
Pausa della salita dei rendimenti dei bond lunghi: da confermare!
Dollaro ancora debole: fiuta taglio da -0,25% al meeting FED del 17/09.
Mercati tra decisioni giudiziarie, attese sulla Fed e rally asiatici. Una decisione della magistratura statunitense ha dato respiro al comparto tecnologico globale. Un giudice federale si è infatti schierato con Google nella storica causa per monopolio nei motori di ricerca, permettendo al colosso di Mountain View di mantenere il ruolo di motore predefinito sugli iPhone.
Ancora più significativo, il tribunale ha respinto la richiesta del governo di imporre la cessione del browser Chrome. Il verdetto ha immediatamente sostenuto il settore tecnologico: l’indice di comparto ha messo a segno un +1,2%, permettendo anche alle piazze europee di chiudere in positivo.
Milano ha terminato a +0,14%, Francoforte a +0,48%, Parigi a +0,86%.
Bond sotto osservazione. I titoli di Stato restano al centro dell’attenzione, ma la giornata ha segnato una stabilizzazione dopo le tensioni della vigilia. I Gilt britannici hanno respirato: il trentennale è sceso al 5,61% dal picco ventennale toccato ieri, complice la complessa manovra finanziaria in preparazione dal governo di Keir Starmer.
In Europa lo spread Btp-Bund decennale ha chiuso a 90 punti base, in calo di 2 rispetto a ieri, con il rendimento del Btp decennale al 3,64% dal 3,71%. Il differenziale Italia-Francia [ di soli 10 pbs, con l’OAT decennale al 3,54%. Sulla parte lunga, Bund trentennale al 3,35% (dal 3,40%), OAT 30 anni al 4,45% (dal 4,50%) e Btp 30 anni a 4,60% (dal 4,66%).
Wall Street contrastata. A New York la seduta si è chiusa in ordine sparso: Dow Jones -0,06%, S&P500 +0,51%, Nasdaq +1,02%. Il listino industriale ha sofferto per la debolezza dei titoli bancari ed energetici, penalizzati dal timore di un rallentamento economico e dall’impennata dei rendimenti.
Il Treasury 30 anni ha toccato 5% per la prima volta da luglio, salvo poi ripiegare al 4,89%, mentre il decennale è sceso al 4,21% dal 4,28%.
Attesa per la Fed. Il dossier più caldo resta quello sulla guida della Federal Reserve. Secondo la stampa, il segretario al Tesoro Scott Bessent aprirà venerdì i colloqui per selezionare il successore di Jerome Powell, più volte criticato da Donald Trump per la mancata riduzione dei tassi.
Sul fronte macro, fari puntati sui dati occupazionali: l’ADP di agosto dovrebbe mostrare 65-75 mila nuovi posti di lavoro nel settore privato, meno dei 114 mila di luglio, in attesa del report sul mercato del lavoro di domani.
Sul mercato valutario, il dollaro si rafforza: 1,167 vs euro. L’oro consolida sopra quota 3.500 $/oncia, con record spot ieri a 3.558 $ e stamane a 3.526 $. L’argento viaggia a 40,80. L’appeal dei metalli preziosi resta legato sia alle attese sui tassi sia all’acquisto di beni rifugio di fronte alle tensioni obbligazionarie.
Il prezzo del petrolio è invece in calo: WTI (benchmak Usa)a 64$/barile, Brent a 67. Gli operatori guardano alla riunione OPEC+ di domenica, che potrebbe sancire un ulteriore aumento dell’offerta dopo i +2,2 milioni b/g programmati tra aprile e settembre e i +300 mila b/g concessi agli Emirati Arabi Uniti. Gas in rialzo ad Amsterdam: 31,98 €/MWh (+0,65%).
La seduta asiatica del 4 settembre mostra un quadro contrastato.
CSI300 cinese -2,2%, Hang-Seng (Hong Kong) -1,1%. India: Sensex +0,6%. Dopo il colpo dei dazi Usa al 50%, il mercato trova sollievo dalle aperture su possibili colloqui commerciali.
Giappone: Nikkei 225 +1,5%. Rendimento dei bond 30 anni al 3,25% dal record 3,30% di ieri.
Corea: KOSPI +0,3%. L’indice brilla da inizio anno: +26% in euro, +41% in dollari, contro +8%/+17% dell’Asia-Pacifico ex-Japan. Il rally è sostenuto dalle riforme post-elezioni e ha già riassorbito la correzione estiva legata alla riforma fiscale 2025.
In Australia: ASX200 +0,9%, sostenuto dai dati di PIL che raffreddano le aspettative su ulteriori tagli RBA.
“Crypto world”: Bitcoin arretra -1,4% a 112 mila $, dopo due sedute di recupero dai minimi bimestrali. La media mobile a 100 giorni resta resistenza chiave. Gli ETP su Bitcoin detengono oltre 1,47 milioni di token, pari al 7% della supply massima (21 milioni). Gli 11 fondi Usa raccolgono la fetta principale, con 1,29 milioni di Bitcoin in portafoglio.
I future su Wall Street e sugli indici europei si muovono in rialzo a metà giornata (ore 13:00 CET), con l’attenzione rivolta al dato sulle non-farm payrolls.
Sullo sfondo, i segnali contrastanti dai banchieri centrali Usa: Alberto Musalem (Fed St. Louis) ha difeso l’orientamento attuale, mentre Christopher Waller ha invocato esplicitamente un taglio già nel meeting del 16-17 settembre, preludio a una serie di interventi nei prossimi mesi.
In sintesi, i mercati navigano tra decisioni politiche e giudiziarie negli Stati Uniti, oscillazioni dei rendimenti e segnali divergenti dalla Fed, con l’Asia a fornire dinamiche divergenti ma complessivamente più resilienti. Oro e dollaro restano i barometri della cautela, mentre petrolio e bond sono barometri sensibili dei rischi latenti.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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