Giovedì 24 chiusura mista, Ma oggi i Principali Indici Sono Sulla Buona Strada per Chiudere la Settimana in Rialzo
Ieri i principali indici azionari hanno chiuso con andamenti contrastanti, in un mercato caratterizzato da una certa disomogeneità. L’S&P 500 e il Nasdaq hanno raggiunto, seppur con fatica, nuovi massimi storici. Al contrario, il Russell 2000 delle small-cap, l’S&P 400 delle mid-cap e il Dow Jones delle large-cap hanno registrato rispettivamente ribassi dell’1,36%, dello 0,90% e dello 0,70%.
I risultati trimestrali di Alphabet, superiori alle attese e pubblicati nel pomeriggio di mercoledì, hanno mostrato sorprese positive sia nei ricavi sia negli utili, con un impressionante tasso di crescita dell’EPS pari al 171%. Questi dati hanno sostenuto il Nasdaq, fortemente orientato al settore tecnologico, e l’S&P 500.
Di contro, l’EPS negativo di Tesla, accompagnato da un calo delle vendite e da previsioni che indicano ulteriori trimestri difficili, ha avuto un impatto negativo sul mercato.
Tuttavia, si potrebbe sostenere che la crescita evidenziata dai numeri di Alphabet, e le relative implicazioni per il comparto tecnologico e per il settore dell’intelligenza artificiale, siano maggiormente rappresentative dello stato dell’economia rispetto alle attuali difficoltà di Tesla, che sembrano riflettere una condizione specifica e, si spera, temporanea.
Oggi sono attesi i risultati di altre 67 aziende, tra cui HCA Healthcare, Southern Copper e Phillips 66, per citarne alcune.
La prossima settimana si preannuncia ancora più intensa, con ben 966 società pronte a presentare i propri dati trimestrali, comprese tre delle cosiddette "Magnifiche Sette": Microsoft, Meta e Apple.
Nel frattempo, i dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione, pubblicati ieri, sono scesi di 4.000 unità, attestandosi a 217.000, contro una previsione di aumento a 225.000.
L’Indice nazionale dell’attività economica elaborato dalla Fed di Chicago è migliorato, passando da -0,16 a -0,10. La media mobile su tre mesi si è attestata a -0,22.
Anche l’Indice manifatturiero della Fed di Kansas City ha mostrato un miglioramento, raggiungendo il valore di 1, rispetto al -2 del mese precedente.
Il rapporto PMI composito ha indicato un valore di 54,6, in crescita rispetto al 52,9 del mese scorso e superiore alle stime di 52,3. L’indice manifatturiero, invece, è sceso a 49,5, in calo rispetto al 52,9 precedente e alle attese di 52,7. L’indice dei servizi è salito a 55,2, superando sia il dato del mese scorso (52,9) sia le previsioni (52,7).
Le vendite di nuove abitazioni sono aumentate a 627.000 unità (su base annualizzata), rispetto alle 623.000 del mese scorso, ma risultano inferiori alle attese, che indicavano 650.000 unità.
In giornata sono attesi anche i rapporti sugli ordini di beni durevoli e sul conteggio delle piattaforme petrolifere secondo Baker Hughes.
Le notizie diffuse martedì sera riguardanti un accordo commerciale con il Giappone hanno contribuito a sostenere i mercati nella giornata di mercoledì.
Con l’avvicinarsi della scadenza del 1° agosto, cresce l’auspicio che possa essere raggiunto un accordo anche con l’Unione Europea. Quest’ultima, considerata nel suo complesso, rappresenta il nostro principale partner commerciale, con un volume di scambi oltre quattro volte superiore rispetto a quello con il Giappone, che si colloca al quinto posto dopo l’UE, il Messico, il Canada e la Cina. Se la reazione dei mercati all’accordo con il Giappone è stata positiva, è lecito aspettarsi un impatto ancora più favorevole nel caso di un’intesa con l’Unione Europea.
Con un solo giorno restante alla fine della settimana, tutti gli indici principali risultano ancora in territorio positivo.
Alcune notizie incoraggianti oggi potrebbero contribuire a mantenere questa tendenza.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading
Ieri i principali indici azionari hanno chiuso con andamenti contrastanti, in un mercato caratterizzato da una certa disomogeneità. L’S&P 500 e il Nasdaq hanno raggiunto, seppur con fatica, nuovi massimi storici. Al contrario, il Russell 2000 delle small-cap, l’S&P 400 delle mid-cap e il Dow Jones delle large-cap hanno registrato rispettivamente ribassi dell’1,36%, dello 0,90% e dello 0,70%.
I risultati trimestrali di Alphabet, superiori alle attese e pubblicati nel pomeriggio di mercoledì, hanno mostrato sorprese positive sia nei ricavi sia negli utili, con un impressionante tasso di crescita dell’EPS pari al 171%. Questi dati hanno sostenuto il Nasdaq, fortemente orientato al settore tecnologico, e l’S&P 500.
Di contro, l’EPS negativo di Tesla, accompagnato da un calo delle vendite e da previsioni che indicano ulteriori trimestri difficili, ha avuto un impatto negativo sul mercato.
Tuttavia, si potrebbe sostenere che la crescita evidenziata dai numeri di Alphabet, e le relative implicazioni per il comparto tecnologico e per il settore dell’intelligenza artificiale, siano maggiormente rappresentative dello stato dell’economia rispetto alle attuali difficoltà di Tesla, che sembrano riflettere una condizione specifica e, si spera, temporanea.
Oggi sono attesi i risultati di altre 67 aziende, tra cui HCA Healthcare, Southern Copper e Phillips 66, per citarne alcune.
La prossima settimana si preannuncia ancora più intensa, con ben 966 società pronte a presentare i propri dati trimestrali, comprese tre delle cosiddette "Magnifiche Sette": Microsoft, Meta e Apple.
Nel frattempo, i dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione, pubblicati ieri, sono scesi di 4.000 unità, attestandosi a 217.000, contro una previsione di aumento a 225.000.
L’Indice nazionale dell’attività economica elaborato dalla Fed di Chicago è migliorato, passando da -0,16 a -0,10. La media mobile su tre mesi si è attestata a -0,22.
Anche l’Indice manifatturiero della Fed di Kansas City ha mostrato un miglioramento, raggiungendo il valore di 1, rispetto al -2 del mese precedente.
Il rapporto PMI composito ha indicato un valore di 54,6, in crescita rispetto al 52,9 del mese scorso e superiore alle stime di 52,3. L’indice manifatturiero, invece, è sceso a 49,5, in calo rispetto al 52,9 precedente e alle attese di 52,7. L’indice dei servizi è salito a 55,2, superando sia il dato del mese scorso (52,9) sia le previsioni (52,7).
Le vendite di nuove abitazioni sono aumentate a 627.000 unità (su base annualizzata), rispetto alle 623.000 del mese scorso, ma risultano inferiori alle attese, che indicavano 650.000 unità.
In giornata sono attesi anche i rapporti sugli ordini di beni durevoli e sul conteggio delle piattaforme petrolifere secondo Baker Hughes.
Le notizie diffuse martedì sera riguardanti un accordo commerciale con il Giappone hanno contribuito a sostenere i mercati nella giornata di mercoledì.
Con l’avvicinarsi della scadenza del 1° agosto, cresce l’auspicio che possa essere raggiunto un accordo anche con l’Unione Europea. Quest’ultima, considerata nel suo complesso, rappresenta il nostro principale partner commerciale, con un volume di scambi oltre quattro volte superiore rispetto a quello con il Giappone, che si colloca al quinto posto dopo l’UE, il Messico, il Canada e la Cina. Se la reazione dei mercati all’accordo con il Giappone è stata positiva, è lecito aspettarsi un impatto ancora più favorevole nel caso di un’intesa con l’Unione Europea.
Con un solo giorno restante alla fine della settimana, tutti gli indici principali risultano ancora in territorio positivo.
Alcune notizie incoraggianti oggi potrebbero contribuire a mantenere questa tendenza.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading
Disclaimer
The information and publications are not meant to be, and do not constitute, financial, investment, trading, or other types of advice or recommendations supplied or endorsed by TradingView. Read more in the Terms of Use.
Disclaimer
The information and publications are not meant to be, and do not constitute, financial, investment, trading, or other types of advice or recommendations supplied or endorsed by TradingView. Read more in the Terms of Use.