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La crisi di Hong Kong mette sulla graticola Moncler

Long
MIL:MONC   MONCLER
Seduta decisamente pesante per Moncler quella di ieri che lascia sul campo una perdita di valore del 7%, con scambi letteralmente esplosi ad oltre 4,2 milioni di pezzi scambiati, contro una media di circa 850 mila unità.

A pesare sono state le indicazioni fornite da Remo Ruffini, CEO e maggiore azionista dell'azienda, che parla di rilevanti ripercussioni sui volumi di vendita realizzati in Asia e ad Hong.

La regione pesa per quasi il 35% del fatturato totale e ciò ha allarmato particolarmente gli investitori, circa una contrazione pesante sui volumi d'affari di quello che è considerato un brand mondiale del lusso.

Gli analisti a seguito della revisione del target di ricavo, che in buona sostanza suona come un classico profit warning, non si allineano coralmente a tagliare i prezzi obiettivo: in media le valutazioni si avvicinano ai 38€, sottolineando la robustezza dei fondamentali aziendali.

Infatti con ricavi totali previsti a fine anno oltre 1.6 mld, un utile netto atteso intorno 360 milioni ed una posizione finanziaria positiva per oltre 440 mln, anche se dovesse ritoccare al ribasso queste stime la struttura di base rimarrebbe di assoluto rilievo.

Dal punto di vista della dinamica di prezzo questa situazione non può che favorire ingressi a prezzi vantaggiosi, senza comunque la necessità di ingressi con quote di capitale rilevanti rispetto al totale disponibile.

Infatti nell'eventualità di un test dei supporti di medio termine a 31€ prima e 28.80€ a seguire la finestra di sconto rispetto ad una valutazione da fair value di circa 36€, up side sul titolo nel medio lungo termine (6/8 mesi) è pari ad oltre il 25%.

Naturalmente vanno monitorati ribassi di più ampia portata come ad esempio sotto 27.80€ e 26.40€ ancora molto distanti, e da cui sarà possibile usufruire di ulteriori finestre di sconto su uno dei titoli migliori in assoluto nel panorama dei lusso mondiale.

Strategie operative su Moncler

Per le posizioni long: in ottica d'investimento a medio termine iniziare ad accumulare il titolo in portafoglio con piccoli acquisti a 31.50€, ripetuti nell'eventualità del test di 28.90€, con target a 34 prima e 37.50 a seguire.

Per prospettive operative di breve termine attendere la stabilizzazione di quota 30.90 da cui posizionare, una volta ottenuta conferma, un ordine con stop a 28.90 ed un target oltre 34.50€.

Per le posizioni short: le vendite in short selling visti i fondamentali del titolo sono da evitare.

Più remunerativa e meno costosa in termini di stop loss la strategia in opzioni.

In dettaglio acquistare opzioni Put, strike 30€, scadenza dicembre 2019, qualora entro la fine di ottobre dovesse rompere la resistenza a 30.80€.

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